Cantone, CORRIERE DEL TICINO, 10.02.2023, Gianinazzi
La Conferenza cantonale dei genitori prende posizione in vista dell’imminente dibattito sui livelli alle Medie in Gran Consiglio: «Rimandare ulteriormente la sperimentazione sarebbe grave per 13.000 allievi e incomprensibile per 22.000 genitori».
«La sperimentazione per il superamento dei corsi attitudinali e di base inizi al più presto », ossia entro la fine di questa legislatura, perché «rimandarla ulteriormente sarebbe grave per 13.000 allievi» e «incomprensibile per 22.000 genitori che devono dare risposte quotidiane a bisogni essenziali dei figli, come l’accompagnamento allo studio e alle scelte scolastiche e formative». In vista del dibattito in Gran Consiglio, la Conferenza cantonale dei genitori (CCG) non ci gira intorno: l’attuale sistema dei livelli va superato in tempi brevi, senza tergiversare.
L’associazione, che negli scorsi giorni si è trovata per discutere della tematica, ha dunque deciso di prendere posizione ufficialmente prima del dibattito parlamentare. E lo ha fatto tramite un comunicato stampa che il Corriere del Ticino ha potuto visionare in anteprima.
Un consenso positivo
Nello scritto, la CCG ricorda innanzitutto le varie tappe di questa discussione che hanno portato all’attuale proposta sul tavolo della politica: una sperimentazione su base volontaria in sei sedi scolastiche, basata sulla codocenza e con più varianti da poter applicare. Una proposta che, appunto, sarà discussa la settimana prossima in Parlamento e che è sostenuta da PS, Lega, Centro e Verdi, mentre PLR e UDC presenteranno un rapporto di minoranza che prevede sì il superamento di questo sistema, ma rigetta la proposta della maggioranza, chiedendo prima ulteriori approfondimenti.
In questo senso, la CCG spiega di «valutare positivamente la realizzazione di un consenso nelle istituzioni cantonali che renda possibile l’avvio di una sperimentazione» e, «se del caso, anche di soluzioni diverse».
Più nel dettaglio, la CCG si oppone però alle proposte di inserire nella sperimentazione un percorso scolastico orientativo che comprenda più indirizzi di materia: «In alcuni atti parlamentari recenti, a favore del superamento dei livelli, si propone di valorizzare gli interessi degli allievi con un percorso scolastico definito orientativo, perché caratterizzato da più indirizzi di materia, tra cui l’allievo potrebbe scegliere liberamente, come ad esempio nel caso della matematica, con un percorso in quarta focalizzato alternativamente sulla matematica con indirizzo “applicativo”, “tecnologico” oppure “astratto”». In questa proposta, la CCG vede diversi aspetti critici. Uno su tutti, il fatto che così facendo «si ripropone un modello che divide gli allievi (…) come già avviene con il modello dei corsi attitudinali e di base». Detto diversamente: i livelli rientrerebbero dalla finestra.
Tre pilastri
Detto di questa criticità, la CCG spiega di ritenere «che una buona scuola media debba conservare negli allievi la motivazione e lo spirito di gruppo, elementi fondanti nell’adolescenza, e sostenere apertura mentale sui possibili percorsi successivi, elemento fondante dell’età adulta, ormai caratterizzata da contesti instabili e in forte evoluzione ». E in questo senso, «per dare risposta a questi importanti bisogni», la CCG ritiene «necessario e urgente, nell’ambito della sperimentazione, realizzare classi al loro interno eterogenee e gruppi di lavoro ridotti al loro interno eterogenei; offrire agli allievi percorsi unici, dando a tutti la possibilità di applicare eventuali indirizzi di materia; applicare un sistema di valutazione che, al di là delle note sommative, comunichi regolarmente ad allievi e genitori in quali indirizzi di materia l’allievo riesce bene e in quali può migliorare». «Siamo convinti – scrive quindi la Conferenza cantonale dei genitori – che un modello che realizza queste proposte possa consentire agli allievi di vivere con maggior motivazione e consapevolezza il percorso di scuola media e di prendere scelte migliori».